07 December 2007

Dal Molin: i nostri si svegliano (era ora)

Dal Corriere odierno:

Ministri a Prodi: «Dal Molin, ripensaci»

Lettera di Mussi, Ferrero, Bianchi e Pecoraro Scanio al premier: blocca l'ampliamento della base Usa a Vicenza

ROMA - La sinistra di governo non ci sta. E 4 ministri, Fabio Mussi (Sd), Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi), Paolo Ferrero (Prc) e Alessandro Bianchi (Pdci) scrivono una lettera per invitare il premier a ripensarci sul via libera all'ampliamento della base militare americana «Dal Molin» di Vicenza.

LA LETTERA - «Come sai - scrivono i quattro ministri al premier - non abbiamo mai condiviso la decisione di dare il via libera all'ampliamento della base. La questione non rappresenta però solo un elemento di conflitto tra forze politiche. Il punto riguarda i rapporti tra il governo e la popolazione di Vicenza; riteniamo non sia possibile continuare come se nulla fosse, in una situazione in cui la sacrosanta richiesta dei cittadini vicentini di avere un referendum popolare sull'opportunità o meno di ampliare la base, è stata disattesa da chi aveva il potere di organizzare la consultazione». Ferrero, Mussi, Bianchi e Pecoraro Scanio chiedono quindi a Prodi «un ripensamento, anche alla luce dell'ordine del giorno che impegna il governo a organizzare entro i primi sei mesi del 2008 una Conferenza nazionale sulle Servitù militari». «In questa situazione, in cui crescono le tensioni internazionali e i venti di guerra - prosegue la lettera - aprire una interlocuzione vera con le popolazioni che si oppongono all'allargamento della base statunitense è un punto decisivo per un governo progressista e democratico». «Per questo - concludono i ministri - ti chiediamo di prendere ogni iniziativa utile per ricercare una soluzione rispettosa della dignità, della qualità della vita e dei diritti dei cittadini vicentini».

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