04 December 2007

lo zar, il poeta, e l'Occidente

C'era un'intervista molto interessante su la Repubblica di ieri. La giornalista intervistava un noto poeta russo, dissidente ai tempi dell'URSS, e critico rispetto a Putin oggi.
Il passaggio che segue, secondo me, riassume perfettamente la situazione odierna in Russia:
Ma come mai sostiene che i paesi occidentali sono responsabili, almeno in parte, delle scelte interne del Cremlino?
La Russia non è un Paese appeso in cielo. Tutto quello che accade oggi nel mondo è intimamente connesso. Le basi militari americane spuntano come funghi nei Paesi ex satelliti dell'Urss, e perfino in quelli che un tempo facevano parte dell'Unione Sovietica. Il nostro giardino di casa è infestato dalle armi americane e si parla di dispiegarne sempre di più. In fin dei conti la Russia, oggi come oggi, non ha basi militari in nessun paese del mondo, ma deve fare i conti con quelle altrui piazzate dietro l'angolo.

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