«Oggi ascolteremo la dottrina [del Buddha] dalle sue labbra» disse Govinda.
Siddharta non rispose. Era poco curioso della dottrina, non credeva ch'essa gli potesse apprendere qualcosa di nuovo; non meno di Govinda, ne aveva già sentito tante e tante volte esporre il contenuto, sia pure grazie a resoconti di seconda e terza mano. Ma egli fissava attentamente la testa di Gotama, le sue spalle, i suoi piedi, la mano penzolante immota, e gli pareva che ogni articolazione in ogni dito di quella mano fosse dottrina, parlasse, spirasse, emanasse, riflettesse verità. Quest'uomo, questo Buddha era intriso di verità, fin nell'ultimo atteggiamento del suo dito mignolo.
06 August 2009
Gotama, il Buddha
dal romanzo Siddharta di Hermann Hesse, Adelphi, p.62
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