12 March 2007

Copenaghen

Come ogni anno, ci siamo fatti un viaggetto da soli, senza i bimbi, per l'undici marzo.

Quest'anno la destinazione era Copenaghen. Mi aspettavo una città medioevale, piena di stradine strette, in riva al mare, ed ecco che, invece, ci siamo ritrovati in una città con vialoni ampi, praticamente senza porto (è fuori, e in centro c'è un porto finto per i turisti, dove stava il nostro albergo), e con tanti monumenti. Certo, oggi la Danimarca è un paese piccolo piccolo, ma una volta aveva praticamente un impero, almeno intorno al mar Baltico, e persino qualche colonia in America e in Asia.

E infatti, noi, pur essendo rimasti ben quattro giorni, non abbiamo fatto in tempo a visitare tutto. L'architettura della città è un miscuglio tutto nordico, a tratti faceva pensare alla Scozia o all'Inghilterra, spesso ai Paesi Bassi, e in certi casi all'Europa centrale o a Pietroburgo. Tutto pulito, tutto ordinato, naturalmente, e gente civilissima: niente casino, code senza spintoni, gente che aspetta il verde prima di attraversare la strada (anche se non c'è nessuno!), piste ciclabili ovunque... I mezzi sono da favola: ogni due minuti, persino alla domenica (altro che quel cazzo di RER parigino), infatti ci sono poche macchine in giro.

Unici nei: i prezzi spaventosi (il record: 6 euro per un tè in centro), e il fatto che i negozi chiudono presto.

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